Preparati biodinamici







Spesso si identificano con sigle numeriche che vanno dal 500 al 508, a pari merito dei componenti si includono le condizioni per realizzare e maturare i preparati. Le stagioni sono fondamentali per trasformare dentro e fuori (in maniera quasi alchemica) gli elementi di origine vegetale e animale. Proprio le combinazioni delle forze presenti nei preparati atti a supportare, migliorare e curare la natura rendono necessario la produzione degli stessi presso un’azienda agricola attrezzata.
* Preparati Base
Preparato Cornoletame (500) Involucro: Corno di vacca che abbia generato prole almeno una volta.
Contenuto: Letame di vacca mantenuta preferibilmente al pascolo.
Procedura: riempire il corno di letame fresco e seppellirlo in autunno presso un luogo inerbito o adibito ad orto, riesumare il corno a primavera, conservarlo con torba in un luogo fresco.
Preparato Cornosilice (501) Involucro: Corno di vacca che abbia generato prole almeno per una volta.
Contenuto: polvere di Quarzo.
Procedura: Subito dopo Pasqua mescolare la polvere di Quarzo con acqua piovana, inserire tale impasto nel corno e scartare le eccedenze acquose. Lasciare maturare sottoterra fino a tarda estate, primo autunno; dissodare e svuotare il corno; conservare in vetro in luogo luminoso.
* Preparati utili per compostaggio con piante officinali 

Preparato di Achillea (502) Involucro: vescica essiccata di cervo maschio.
Contenuto: Fiori di Achillea millefolium freschi o secchi, raccolti in una giornata di pieno sole.
Procedura: Riempire la vescica con i fiori e chiuderla ermeticamente. Appendere la vescica a pieno sole nella prima metà dell’estate, avere cura di proteggerla durante la sua maturazione da uccelli e parassiti. Sotterrare nel terreno all’inizio dell’autunno e dissotterrarla tra Pasqua e fine di aprile.
Preparato di Camomilla (503) Involucro: Intestino di vacca.
Contenuto: Fiori di camomilla freschi o secchi, raccolti all’alba.
Procedura: Riempire l’intestino con i fiori di camomilla, lasciar asciugare parzialmente l’intestino sotterrarlo nel primo autunno. Recuperarlo a inizio primavera prima della fine di aprile.
Preparato di Ortica (504) Involucro: scatola di legno o sacca di tela.
Contenuto: Piante di Ortica intere raccolte al mattino presto all’inizio della fioritura.
Procedura: una volta appassite si legano a mazzo tutte insieme e si stivano in una sacca o in una scatola. Sotterrare a metà estate circondata da uno strato di torba spesso cinque centimetri. Lasciare maturare un anno e poi recuperare il contenuto.
Preparato di Quercia (505) Involucro: Cranio di un animale domestico.
Contenuto: Corteccia di Quercus Robur raccolta a inizio autunno, tritata finemente.
Procedura: Si riempie il cranio dalla sua base con la polvere di corteccia di quercia. Pressare e chiudere il foro con un frammento di osso sigillato con creta. Porre all’inizio dell’autunno in una grossa bacinella piena di acqua piovana o sulle sponde di uno stagno in presenza di materiale vegetale in decomposizione e acqua corrente. In primavera estrarre e seccare il contenuto.
Preparato di Tarassaco (506) Involucro: Mesentere (parte di intestino) di vacca.
Contenuto: Fiori di tarassaco a prima fioritura, raccolti a pieno sole primaverile.
Procedura: impregnare con un infuso di tarassaco i fiori essiccati avvolti nel mesentere di un bovino; legare il tutto con un laccio. Sotterrare in autunno e dissotterrare in primavera.
Preparato di Valeriana (507) Spremere i fiori freschi di valeriana e porre il succo in bottiglie da mantenere aperte per sei settimane, ultimata così la fermentazione, tappare e conservare al fresco e al buio.
* I preparati dal n° 502 al 506 una volta dissotterrati e tolti dagli involucri di maturazione vanno trasferiti in contenitori di vetro, ceramica o pietra, posti all’interno di una scatola circondata per ogni lato da Torba e posta in luogo fresco e buio, al riparo dal gelo. Steiner riteneva la torba capace di mantenere e proteggere l’efficacia dei preparati.
* I due preparati da spruzzo, il corno letame (500) e il corno silice (501), potenziano e stimolano la dinamica della crescita vegetale per tutta la durata del ciclo vegetativo, dalla semina al raccolto.
* I preparati con le erbe sono da inoculare periodicamente in vari punti e al cumulo del compost, influendo con grande positività sui processi fermentativi che ne determinano qualità ed efficacia atta a migliorare la fertilità del terreno rispetto al compost convenzionale.
02A-185-BIOD.-DIS-217x300Non è proprio la composizione materiale risultante dopo il processo di maturazione a dare queste capacità ai preparati, piuttosto essi stimolano e scatenano le forze preposte a questo ruolo proprie del suolo, trasmettendo energia e informazioni fondamentali per il recupero dell’Humus. Oltre ai preparati, è bene utilizzare macerati e concimi liquidi realizzati con Ortiche, Equiseto (508) e Consolida o con altre piante preposte a questa opzione. Dalle ricette alla pratica, il valore di questi preparati è stato riscontrato in numerose ricerche scientifiche, la loro potenza ed efficacia sorprende, e agli interrogativi che sorgono su queste insolite combinazioni poste in essere dalla visione di Steiner, sono necessari approfondimenti sulle tematiche che egli ha elaborato nel corso di una vita e spiegato in numerose conferenze disponibili per altro in libri editi dalla casa editrice antroposofica.
I fondamenti sono comunque uno spunto a sospingersi aldilà dello scoglio materiale e ad aprirsi a una visione più completa e meno superficiale del mondo che ci circonda. Ritengo comunque che “Per quanto si possa sospingere l’Intelletto umano non arriverà mai a scoprire i confini dell’anima” (Eraclito).

 Utilizzo


I preparati si utilizzano con dosi quasi omeopatiche diluiti in acqua: 30-80 grammi di cornoletame ogni 10-15 litri di acqua; 1 grammo di cornosilice ogni 10-15 litri di acqua. Sono da diluire appena prima dell’utilizzo secondo la pratica della dinamizzazione: in un fusto o barile porre acqua e preparato, cominciare a miscelare ruotando il liquido in una direzione fino a creare un vortice; appena formato il vortice lo si rompe invertendo la direzione di rotazione del liquido fino a formare un nuovo vortice da rompere invertendo nuovamente la direzione; continuare per circa un’ora; questa pratica è ritenuta utile per trasferire le forze e l’energia dal preparato all’acqua stessa. Utilizzare il cornoletame così “dinamizzato” prima o durante la semina, avendo cura di diffonderlo a goccia e con movimenti a otto. Applicare il preparato all’inizio del periodo di risveglio vegetativo, su campi ancora da lavorare o sottoposti a rotazione, possibilmente in ore pomeridiane e mai a pieno Sole. L’azione del preparato corno letame verte sulla vita del terreno e l’apparato radicale delle piante; Il cornosilice invece era ritenuto da Steiner capace di coadiuvare l’azione delle forze cosmiche; può essere vaporizzato; se spruzzato al mattino presto, è atto a stimolare le fasi vegetative di crescita e di formazione dei frutti se spruzzato al pomeriggio, favorisce il potere di maturazione del raccolto; spruzzare preferibilmente in giornate limpide.
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